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Correlazione tra Parodontite e altre malattie


La parodontite è un'infezione cronica che causa una risposta infiammatoria.

Se non viene adeguatamente trattata può diventare causa di perdita di denti nell'adulto e fonte di grave handicap e di importante deficit funzionale. Prendersi cura della propria bocca porta senza alcun dubbio a un miglioramento della qualità della vita, che una scarsa igiene orale o una malattia trascurata possono compromettere.


Diversi studi dimostrano come vi sia una correlazione tra la parodontite e alcune malattie come: diabete, infarto, malattie respiratorie e cardiovascolari sino anche al campo ostetrico.


Il diabetico ha tre volte in più la possibilità di sviluppare l’infezione parodontale, e viceversa chi è affetto da parodontite può sviluppare il diabete.


Anche chi ha sofferto di infarto rischia di aumentare il rischio di diabete e di infezione parodontale. Nel caso delle malattie respiratorie esiste una correlazione particolarmente pericolosa, dovuta al passaggio dei batteri patogeni dalla bocca alle vie respiratorie, per poi arrivare nei polmoni. Tra le malattie conseguenti, ci sono: la bronchite, la polmonite, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e addirittura il cancro ai polmoni.


Esiste anche una relazione tra parodontite, infarto miocardico ictus e mortalità. La perdita di un elevato numero di denti e la distruzione ossea rilevabile nel paziente affetto da parodontite grave, sono associate infatti ad una aumentata prevalenza di placche ateromatosecarotidee. Nei pazienti con patologie infiammatorie del cavo orale, è stato osservato, inoltre, un aumento del rischio di infarto miocardico e di aterosclerosi.

Le malattie parodontali sono associate anche ad un accresciuto rischio di nascita di bambini prematuri.


Alcuni processi infiammatori acuti della madre, infatti, anche localizzati lontano dal tratto genito-urinario, possono svolgere un ruolo non secondario nella comparsa di alterazioni patologiche della gravidanza.


Le parodontiti sono in grado di causare un aumento generalizzato delle citochine, sostanze ad attività proinfiammatoria che provocano alterazioni a carico della placenta e del feto. Tra queste, sono rilevanti il ridotto incremento del peso corporeo del nascituro e lo sviluppo di contrazioni uterine premature, con rischio di parto prima del termine o di nascita di bambini sottopeso.

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